Charles Baudelaire, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud e Stéphane Mallarmé sono alcuni di quei letterati considerati poeti maledetti: all’elenco manca un altro grande esponente della letteratura internazionale, Edgar Allan Poe, un vero genio incompreso quando era in vita ma rivalutato solo alla sua morte.
Le frasi su Edgar Allan Poe ci parlano di questo straordinario artista.
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- Edgar Allan Poe nascose la Lettera Rubata fra volumi di insospettabile innocenza. Oggi non ci sono più libri innocenti: il suo inaugurò la serie nera. Dove nasconderci ormai?
- Molti anni or sono era di moda farsi beffe dell’«amore a prima vista»; ma coloro che pensano, non meno di coloro che sentono profondamente, ne hanno sempre sostenuto l’esistenza. A dire il vero le moderne scoperte, in quel che può essere definito magnetismo etico o magneto estetica, fanno apparire probabile che i più naturali e perciò i più veri e i più intensi affetti umani sono quelli che sorgono nel cuore quasi per opera di simpatia elettrica, in una parola che i legami psichici più vivi e durevoli sono quelli scaturiti da uno sguardo.
- E così, nelle notti, al fianco io giaccio / del mio amore, mio amore, mia vita e mia sposa, / nel suo sepolcro là in riva al mare, / nella sua tomba in riva al risonante mare.
- Preferirei stare in piedi, facilita la fuga!
- Non vi ha squisita beltà senza qualche stranezza nelle proporzioni.
- Eppure il cuore batte. Rimbomba in una gabbia vuota. Un cuore innestato da Edgar Allan Poe.
- Gli uomini mi hanno chiamato pazzo; ma la questione non è ancora risolta, se la follia sia o non sia l’intelligenza più alta.
- Non è veramente coraggioso colui che teme di sembrare od essere, quando gli conviene, un vile.
- La morte di una bella donna è, senza dubbio, l’argomento più poetico del mondo.
- Quelli che sognano di giorno sono consapevoli di tante cose che sfuggono a quelli che sognano solo di notte.
- Fu allora che la nostra imbarcazione si precipitò nella morsa della cateratta dove si era spalancato un abisso per riceverci. Ma ecco sorgere sul nostro cammino una figura umana dal volto velato, di proporzioni assai più grandi che ogni altro abitatore della terra. E il colore della sua pelle era il bianco perfetto della neve.
- È veramente da mettere in dubbio che l’intelligenza umana possa creare un cifrario che poi l’ingegno non riesca a decifrare con l’applicazione necessaria.
- La bellezza di qualsiasi tipo, nel suo sviluppo supremo, eccita sempre l’anima sensibile fino alle lacrime.
- Ogni brace morente creava sul pavimento il suo fantasma.
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- I veri, i soli veri pensatori, gli uomini di ardente immaginazione!
- Quando un pazzo sembra perfettamente ragionevole è gran tempo, credetemi, di mettergli la camicia di forza.
- Per nasconder la lettera il ministro era ricorso all’espediente più ingegnoso del mondo, che era di non tentar nemmeno di nasconderla
- I veri sognatori non dormono mai.
- La follia è solo una maggiore acutezza dei sensi.
- Onestamente sono un po’ giù di corda. Comunque qualcuno ha detto che ciò che non cura il brandy è incurabile. Quindi che ne diresti di un bicchierino per un vecchio amico malandato?
- Tutto ciò che vediamo o sembriamo non è altro che un sogno in un sogno.
- L’ignoranza è una benedizione, ma perché la benedizione sia completa l’ignoranza deve essere così profonda da non sospettare neppure se stessa.
- La stupidità è un talento per le idee sbagliate.
- È la verità! Sono nervoso, sono stato e sono molto, molto, terribilmente nervoso; ma perché volete dire che sono un pazzo? Il male ha affinato i miei sensi, non distrutti, non annientati. Più di chiunque altro avevo avuto acuto il senso dell’udito. Ho ascoltato tutte le voci del cielo e della terra. Molte ne ho intese dall’inferno. Per questo sono pazzo? Uditemi! e osservate con che precisione, con che calma io posso narrarvi tutta la storia.
- Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato.
- Di un certo libro tedesco è stato detto giustamente che er lässt sich nicht lesse: non si lascia leggere. Ci sono segreti che non si lasciano svelare. Gli uomini muoiono di notte nei loro letti, stringendo le mani di confessori simili a spettri, guardandoli negli ochi e implorando pietà; muoiono con la disperazione nel cuore, con la gola attanagliata dalle convulsioni, per l’orrore dei misteri che non si lasciano rivelare.
- Il posto migliore per nascondere qualsiasi cosa è in piena vista.
- Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell’intelletto, se la maggior parte di ciò che è glorioso, se tutto ciò che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell’intelletto in generale.
- A volte, ahimè, la coscienza degli uomini si carica di un fardello tanto orribile che riusciamo a liberarcene solo nella tomba. Così l’essenza del crimine rimane avvolta nel mistero.
- Le più alte facoltà della riflessione sono utilizzate più intensamente e con maggior profitto dal modesto gioco della dama che da tutta l’elaborata futilità degli scacchi.
- Lei pensa sia opera di una mente logica. Ma in quella di un uomo, in grado di tagliare in due un essere umano, non c’è logica!
- La mia immaginazione vaga paurosamente nel buio.
- I limiti che dividono la Vita dalla Morte sono, nella migliore delle ipotesi, vaghi e confusi. Chi può dire dove finisca l’una e cominci l’altra?
- Terrore e suspense si addicono alla brevità del racconto.
- Da quando l’immaginazione è un crimine?
- I disegni di Dio nella natura e nella provvidenza non sono come i nostri.
- La viola, la violetta, il vino.
- Ove si mettano alla ricerca d’un oggetto nascosto, non pensano che ai mezzi che avrebbero usati essi stessi per nasconderlo. Essi hanno tuttavia ragione di ritenere che la loro propria perspicacia è una fedele rappresentazione di quella del volgo. Così, quando sono alle prese con un mariuolo la cui sottigliezza differisce dalla loro, quel mariuolo, naturalmente, riesce a gabbarli.
- Sono giovane e sono poeta (se l’amore per il Bello può rendere poeti) e desidero esserlo. Io sono irrimediabilmente poeta.
- Erano noti a Edgar Allan Poe i Memories di Eugène François Vidocq, l’inventore della polizia moderna? Certo, il suo investigatore dilettante di fantasia, C. Auguste Dupin, si affretta a polemizzare con il suo connazionale in carne e ossa per distinguersi immediatamente, per far capire subito che il suo metodo sarà molto diverso.
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